venerdì 8 luglio 2011

I mici aMICI

Salve a tutti! ho deciso di fare un post per tutti i vostri mici! in pratica...se volete potete mandarmi una mail (arfrancesca@yahoo.it) e aggiungere in allegato la foto del vostro micino e magari parlarmi di lui, così diventerà uno tra i miei mici aMICI e metterò in questo spazio quello che mi vorrete raccontare! a presto Bart


non so proprio essendo un micino come fare a rispondere direttamente ai commenti dei lettori...Mi perdonerete se lo faccio qui in attesa di vostre foto e preziosi consigli!!

Per Luna argentata:

Miaoooo i grattini li adoro proprio se tu fossi qui, ti riempirei di fusa e ci chiuderei i miei occhioni! aspetto insieme alla mia mamma umana la foto del tuo micio e magari anche di sapere cosa combina!! Resto in attesa il tuo Bart


ATTILA IL GATTO CHE SAPEVA ASPETTARE

La mia amica, padrona di Attila, teneva in casa un uccellino, non ricordo di che specie fosse, ma so che era molto colorato e lei gli era affezionata, così, quando si portò a casa il cucciolo, le dissi di non lasciare mai solo l’uccellino in compagnia del gatto, dato che i Norvegesi sono dei formidabili cacciatori.
Ogni volta che ci sentivamo per telefono, chiedevo notizie del volatile, e lei mi rassicurava, dicendo che Attila non dava nessun segno di aggressività nei confronti del piccolo compagno, limitandosi a guardarlo quasi con affetto, senza mai allungare una zampa o tentare un salto verso la gabbietta.
Passarono i mesi, e Attila da cucciolo si era trasformato in un giovane gatto già piuttosto grande, aveva circa 6 mesi quando un bel giorno la mia amica chiamò in lacrime: Attila aveva forzato la gabbia, e dell’uccellino erano rimasti solo il becco e alcune piume.
Calmata l’amica, mi feci raccontare bene la scena del delitto.
La gabbia era a terra, e alcune delle sottili sbarre erano spezzate, evidentemente coi denti. Dato che erano di alluminio non era poi stato difficile per il gatto piegarle spingendoci contro la testa, e infatti Attila aveva qualche graffio sul muso.
A questo punto, nonostante il dispiacere della mia amica, non potei fare a meno di mettermi a ridere: il ragazzino aveva dimostrato di possedere la pazienza di Giobbe!
Già, infatti quell’omicidio era evidentemente premeditato, e da moltissimo tempo, solo che il gatto fino a quel momento non aveva a disposizione i mezzi per compierlo, vale a dire spinta delle zampe posteriori e peso tali da poter saltare fino alla gabbia e farla cadere, e denti sufficientemente robusti per spezzare le sbarre: lui aveva guardato ogni giorno l’uccellino, e quel quasi affetto che secondo la mia amica mostrava, era in realtà un “prima o poi ti mangio” a malapena celato.
Il silenzio dall’altra parte del telefono era turbato da un furioso rumore di neuroni al lavoro, poi “Denti?” chiese la mia amica con voce flebile, aggiungendo, dopo qualche altro attimo di silenzio: “Vuoi dire che i gatti cambiano i denti? Ecco allora cos’erano quelle cosine strane che ho trovato in camera di mia figlia un mesetto fa … sembravano schegge di avorio, e ho pensato che venissero da qualche gioiellino della bambina che si era rotto …”
Sempre ridendo le dissi di andare a guardare in bocca ad Attila, dopo un istante tornò al telefono dicendomi, nel suo dialetto veneto che trovo esilarante ma che non sono capace di riprodurre: “Ma non è un gatto, è una tigre dai denti a sciabola!”
In realtà mi ero dimenticata di avvertirla del fatto che i cuccioli di gatto, come i cuccioli d’uomo, cambiano i denti, dato che i sottili aghi che sono i loro denti da latte sarebbero un equipaggiamento del tutto insufficiente per affrontare la vita adulta.
Oltretutto nei Norvegesi, che sono gatti d’appartamento fino ad un certo punto, questo “strumento di lavoro” è particolarmente sviluppato, infatti nell’ambiente naturale in cui questa varietà si è evoluta questa caratteristica permette uno sfruttamento più efficiente della preda: con i robustissimi denti il Norvegese frantuma le ossa delle sue prede, in parte le divora e ne divora completamente il midollo, ottenendo così una maggiore quantità di calorie per unità di preda catturata.
Oggi come oggi la mia amica ha in casa nove Norvegesi e, ovviamente, nessun uccellino ….

 
                                                Freesbee e Red

Vi presento Freesbee e il suo piccolo Red! Non sono adorabili? Certo Freesbee ci ha messo un pò per capire da che parte doveva prendere Red per spostarlo, alla fine ce l'ha fatta! Questa gattina era stata trovata abbandonata da piccolissima dentro una scatola di latta semi arrugginita sotto un cavalcavia e pioveva a dirotto così la scatolina era piena per metà di acqua...i piccini miagolavano disperati, ma per fortuna si è accorta di loro una mia amica si è fermata e li ha salvati e ha trovato loro una famiglia che li amasse...C'è chi è contro le sterilizzazioni e poi non si fa scrupolo ad abbandonare i mici...è una cosa molto triste secondo me.
Adesso come vedete Freesbee che deve il suo nome al fatto che cercava sempre di recuperare un fresbee quando era piccola ed era buffissima...solo che la sua padroncina ha volutamente raddoppiato nel suo nome la prima parte "Free" :)
che altro dire? penso si commentino da soli! :)




PUMA


Ciao Bart amico micio, come stai? Mi presento, mi chiamo Puma e ho quasi 5 anni (li faccio il 13 settembre J). Vivo da quando ho 2 mesi con la mia mamma Tania e il mio papino Emanuele. Gli voglio molto bene, ma te lo dico in un orecchio: stravedo per la mia mamma. L’amore che lei mi trasmette è così immenso che non mi sento solo. Ci sono domeniche che sta via tutto il giorno perché va a trovare la sua nonna, la sera poi torna stanca, ma quando parte la mattina oltre a lasciarmi le crocchette a forma di pesce nella ciottola, lascia anche il suo pigiamino sul lettone così io posso andarci a dormire e sentire il suo odore e non sentirmi solo. Giochiamo assieme, ci divertiamo, ammetto che la faccio disperare alle volte soprattutto alla notte perché la vado a svegliare se il mio pancino brontola, e lei con tutta la pazienza del mondo si alza e mi accompagna, ma ci sono anche quei momenti dove lei è sdraiata a letto che guarda un film, e io mi sdraio sopra la sua pancia, prima gliela impasto per bene, e faccio tanta tanta nanna.
Ora che fa caldo mi hanno portato dalla tata della toelettatura e mi hanno fatto tosare. All’inizio non mi piacevo e anche la mamma mi guardava in modo strano, però poi mi sono abituato e sto fresco fresco. Durante il giorno mi piace dormire sulla lavatrice (magari dico alla mamma di farmi una foto) e la sera dormo sul mio lettino in mezzo a tanti giochini (ogni tanto ne arriva uno nuovo J). Quando ci sono i tuoni però ho tanta paura e mi nascondo sotto il divano, lì nemmeno la mamma riesce a convincermi a uscire. Fanno sto effetto anche a te?
Ti saluto amico micio, spero ci sentiremo ancora. Miao
  Micette a me gli occhi please :D
un riposino è quello che ci vuole e da qui posso tenere d’occhio la mia mamma :D

amo la cesta del bucato :D mi ci infilo tutte le volte e poi faccio il matto

qui sono con i miei amici, ci divertiamo un sacco assieme J

sul mio lettino J

NYO stupendo!!
 Eccoti due foto di Nyo, il gattino stupendo della mia amica Loredana Barani (che è sul tuo gruppo).

bellissimo micione non c'è che dire...complimenti a mamma gatta!

4 commenti:

  1. ciao Bart piacere di conoscerti. Tra poco mando alla tua mamma umana una foto del mio figlio peloso :) così conoscerai un micio amico. Un baciotto e tanti tanti grattini

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  2. Ho appena mandato alla tua mamma alcune foto del mio pupetto, è un furbacchione e lo vedrai dai suoi occhi. Chissà, magari andrete d'accordo. Fammi sapere cosa ne dici. Un altro grattino (sono drogata di fusa) e un'annusata da Puma

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  3. Ma sono bellissime le foto...ora dal mio pc non le vede, proverò assieme alla mia mamma umana a rimetterle modificando la pagina, fammi sapere se almeno tu e Puma le vedete
    miaoooo Bart!
    Ps: i grattini e le annusate sono ben accette!!

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  4. Ciao Puma,

    credo di aver risolto il problema miaoooo bart

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