Vacanze miciose










20.07.2011 09:12

Vacanze a quattro zampe

Da una sezione specifica ministeriale a un sito apposito: consigli e indicazioni per viaggiare con i propri amici domestici

cane spiaggia -
C’è chi li trova adorabili, chi li ama e chi, addirittura, li considera membri della famiglia: sono cani, gatti, coniglietti o criceti, i compagni domestici di molte famiglie di italiani. Amati o no, il problema, però, si ripresenta puntualmente: con l’arrivo dell’estate e l’aumento delle temperature, sale anche il numero di animali abbandonati.
Nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione proposte da tv, giornali e blog, il fenomeno dell’abbandono estivo non si placa: ogni estate almeno 40 mila cani rimangono ai bordi delle strade, abbandonati dai loro padroni che, senza troppi scrupoli, partono per le vacanze.

Francesca Martini
, sottosegretario al Ministero della Salute, riporta alcuni dati sulla situazione attuale: “Si stimano circa 600 mila cani e 300 mila gatti randagi sul territorio a cui ogni anno se ne aggiungono altri 150 mila”.
L’abbandono degli animali, oltre che essere un chiaro segno di inciviltà, costituisce anche un reato, in quanto l’articolo 727 del codice penale punisce un comportamento di questo tipo con l’arresto fino a un anno e un’ammenda che può variare dai 1.000 ai 10 mila euro.
Non ci sono più scuse per chi ritiene scomodo portarsi in vacanza il proprio animale domestico. Spiagge attrezzate, ricezione turistica sempre più disponibile e un sito ministeriale, www.salute.gov.it, adibito al trasporto dei propri amici fidati, rendono la partenza dei vacanzieri molto più agevole.
In ogni caso, gli animali che rischiano maggiormente di essere abbandonati sono i cani e i gatti e, quindi, anche il sito ministeriale si è mosso in maniera specifica per trovare una risoluzione a questo problema.
Dal momento che quasi tutte le compagnie aeree consentono il trasporto di animali, fido o micio potranno seguire il proprio padrone fino all’altro capo del mondo. Si consiglia, comunque, di consultare il sito della compagnia di navigazione, di modo che si possa sapere in anticipo se ci sono limitazioni specifiche da dover rispettare.
Anche per quanto riguarda il viaggio in treno non ci sono particolari divieti: le condizioni possono cambiare a seconda del tipo di convoglio su cui si vuole viaggiare, ma i propri compagni domestici saranno, in ogni caso, ben accetti nei vagoni.
Quando la vacanza, invece, prevede un tragitto in mare, il cane necessita solamente di guinzaglio e museruola, mentre il gatto deve stare nell’apposito trasportino
IN SPIAGGIA
Anche se ci sono oltre 8 mila chilometri di coste, in Italia scarseggiano le spiagge aperte anche agli animali e, infatti, ce ne sono solo 27.
Il Friuli Venezia Giulia, comunque, rivela una particolare sensibilità per la questione ‘animali al mare’: recentemente a Gradisca d’Isonzo, infatti, è stata aperta una spiaggia libera in cui cani di ogni taglia possono accedervi gratuitamente.
La provincia di Gorizia ha creato un ulteriore spazio dedicato alle vacanze in spiaggia di fido: a Marina Iulia, località del monfalconese, la Fido Bao Beach – La playa è aperta ai cani di piccola, media e grande taglia.
A Muggia, con l’operazione denominata ‘Fido Lido’, è stato riqualificato un tratto del parco urbano, dando vita a uno stabilimento di 6 mila metri quadrati, uno spazio attrezzato e quasi all’avanguardia per i turisti a quattro zampe e i loro padroni. Per chi diventa socio, nello stabilimento muggesano, c’è un veterinario per il pronto intervento e, per chi fosse interessato, anche un preparatore cinofilo.
Nella provincia di Trieste, è stato istituito un altro stabilimento a cui possono accedere cani di ogni taglia, ossia quello di Castelreggio a Sistiana.
Un’altra spiaggia a misura di quattro zampe si trova a Lignano Sabbiadoro, a Punta Faro: la Baubeach è un tratto di arenile di 24 mila metri quadrati, dove possono accedere tutti i cani vaccinati e iscritti regolarmente all’anagrafe. Unica condizione è che gli animali devono essere mantenuti al guinzaglio.
Per quanto riguarda gli hotel, generalmente sul sito dell’albergo è sempre indicato se è consentito l’accesso ai propri amici domestici, ma se si vuole andare sul sicuro, il sito http://www.vacanzebestiali.org/content/benvenuto offre un fornito database, dove si possono trovare tutte le strutture ricettive italiane attrezzate anche per ospitare animali. Sul sito, inoltre, si possono trovare consigli e altri spunti utili per organizzare le proprie vacanze a misura di quattro zampe, in Italia e all’estero.
Se invece non si può in nessun modo portare con sé il proprio amico domestico niente paura, esistono pensioni animali. Come già detto, non ci sono più scuse!

Lucrezia Cocetta


Le vacanze sono alle porte e per chi ha un micio in casa, è tempo di decidere come gestirlo in questo periodo…Le soluzioni che si presentano sono diverse.
Potreste lasciarlo a casa
Se l'assenza non supera i 3 - 4 giorni può essere una buona soluzione, il gatto non subirà stress da cambiamenti di casa e mentre lui farà lunghe dormite e voi viaggerete tranquilli.
Lasciandogli una giusta dose di crocchette e abbondante acqua suddivisa in più ciotole per prevenire qualsiasi incidente non avrete problemi.
Questa soluzione non è possibile prenderla in considerazione per i soggetti che hanno problemi alimentare o stanno facendo diete particolari
.
Pet sitters
Se avete un amico che può andare a casa vostra almeno ogni 2 giorni per dare da mangiare al vostro gatto, cambiargli l'acqua, giocare con lui e dare una controllata generale potrete risolvere il problema di assenze di 5 - 10 giorni.
Una volta accertati della disponibilità e serietà del vostro amico potrete partire in tutta tranquillità
.
Pensioni per gatti
Portare il proprio gatto in pensione/gattile a fatto vivere a molti proprietari esperienza piacevoli ma anche molto negative.
Molto dipende dal carattere del proprio gatto e da come è organizzata la pensione che dovrà essere ben pulita, avere personale capace e avere ricoveri che evitino la coabitazione di troppi gatti.
Prima di portare il proprio gatto in una pensione visitatela anticipatamente con attenzione per farvi una opinione direttamente con i vostri occhi
.
Portarlo a casa di qualcuno
Se avete un amico che è disposto a ospitare il vostro gatto in vostra assenza avrete risolto il problema anche di una lunga assenza.
Prima di prendere in considerazione una soluzione del genere valutate diversi aspetti: organizzate il trasloco in modo da far subire al vostro gatto il minor stress possibile, valutate l'idoneità dell'ambiente e la presenza di eventuali altri animali e la reale disponibilità e capacità di chi ospiterà il vostro gatto.
Oppure potreste decidere di portarlo in vacanza con voi
Se decidete di portare il vostro micio in vacanza con voi ci sono diverse cose che dovete considerare. Indipendentemente dal mezzo di trasporto è consigliabile far viaggiare il proprio gatto nel suo trasportino per diminuire lo stress del viaggio per non creare pericoli ai viaggiatori e per evitare fughe.
VIAGGIARE IN AUTO
Per viaggi lunghi al posto del trasportino si possono usare reti divisorie per isolare la parte posteriore dell'auto, in questo caso poi gli si può anche lasciare la cassetta con la lettiera.
Se si viaggia in estate, assicurarsi che i gatti in macchina abbiano molta aria o aria condizionata e fate attenzione alle soste: un auto parcheggiata pochi minuti sotto il sole con dentro un gatto può mettere in pericolo la sua vita con il rischio di fare prendere loro un colpo di calore
Se necessario ci si può fornire dal veterinario di un tranquillante la cui efficacia/inconveniente andrebbero valutati prima del viaggio stesso.
Poiché il  "mal d'auto" può rendere la vacanza poco piacevole, col l'aiuto del proprio veterinario, è bene intervenire subito farmacologicamente nei soggetti predisposti per non far associare negativamente il viaggio al disagio ma una volta accertato questo disturbo si può provare a risolvere il problema con semplici esercizi che lo abitui gradualmente:
- abituare il gattino ad accettare la macchina come tale, facendolo salire a motore spento e solo quando è a suo agio a motore acceso ma tenendo ferma l’auto. Può essere d’aiuto fargli consumare qualche pasto all’interno del bagagliaio
- successivamente si può provare con qualche piccolo spostamento fermandoci subito alla comparsa dei primi sintomi del mal d’auto.
E' consigliabile spezzare i lunghi tragitti con pause per dare la possibilità al nostro amico di bere e di fare i propri bisogni.
VIAGGIARE IN TRENO
Le linee ferroviarie in Italia accettano senza problemi i gatti a patto che viaggino nei loro trasportini della dimensione massima di 70x50x30 cm. Per alcuni treni è necessario il biglietto.
VIAGGIARE IN AEREO
Molte compagnie accettano gatti il cui trasportino possa essere messo sotto il sedile, in accordo con le misure accettate per il bagaglio a mano ma è necessario avere il permesso al momento dell'acquisto del biglietto.
Non è consentito portare più di un gatto per trasportino, tranne che per le cucciolate. Usate trasportini robusti, ben areati e possibilmente a prova di uscite di liquidi.
Somministrate sedativi solo se necessario.
VIAGGIARE IN NAVE
In traghetto molte compagnie permettono ai gatti di viaggiare nelle cabina con i loro proprietari ma è consigliabile chiedere informazioni in merito al momento dell'acquisto del biglietto

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