Vietato vietare. E' questa la sintesi della proposta di legge della deputata Gabriella Giammanco, Pdl, che vorrebbe cancellare tutti quei regolamenti condominiali che vietano di tenere un animale in famiglia. La deputata è la stessa che ha fatto modificare il codice della strada per obbligare al soccorso dei quattro zampe feriti sull'asfalto. Ad oggi i problemi arrivano se il piccolo «peloso» non è gradito al vicino di pianerottolo, o se il regolamento di convivenza vieta all'origine la presenza di animali. Finora il divieto doveva essere introdotto nel regolamento all'atto del contratto di acquisto: se il costruttore decide per il no all'animale, quando si acquista una casa bisogna tenerne conto. Solo dopo un'assemblea condominiale si può cambiare regolamento, ma non sempre è facile. E qui interviene la nuova legge cancellando la possibilità di divieto all'origine.
«In realtà non è che si litighi poi così tanto per gli animali, però...»: parola di Carlo Parodi, direttore dell'ufficio studi dell'Associazione nazionale amministratori di condominio. Che spiega: « Il problema è che si deve fare attenzione quando si acquista una casa a leggere bene il regolamento condominiale».
Una sentenza della Cassazione infatti ha sancito che si possono inserire tutti i divieti che si vogliono. Allora come fare? «Non ci si può opporre ma devo dire - precisa Parodi - che le difficoltà arrivano se il cane di casa sporca parti comuni o se abbaia anche di notte. Di solito sono ben accolti anche quando il regolamento lo vieta».
Per l'onorevole Giammanco si tratta di introdurre una normativa che possa essere applicata per gli animali da compagnia. Se la legge Giammanco verrà approvata, non ci saranno più problemi per tutti coloro che vorranno tenere cani, gatti, conigli, cavie e altri nei condomini italiani. Salvo per quelle specie per cui è d'obbligo segnalarne la presenza all'Asl.
Una sentenza della Cassazione infatti ha sancito che si possono inserire tutti i divieti che si vogliono. Allora come fare? «Non ci si può opporre ma devo dire - precisa Parodi - che le difficoltà arrivano se il cane di casa sporca parti comuni o se abbaia anche di notte. Di solito sono ben accolti anche quando il regolamento lo vieta».
Per l'onorevole Giammanco si tratta di introdurre una normativa che possa essere applicata per gli animali da compagnia. Se la legge Giammanco verrà approvata, non ci saranno più problemi per tutti coloro che vorranno tenere cani, gatti, conigli, cavie e altri nei condomini italiani. Salvo per quelle specie per cui è d'obbligo segnalarne la presenza all'Asl.
Per le associazioni animaliste i problemi nascono nelle case degli Enti e in tutte quelle realtà di accoglienza di persone in difficoltà, dove l'animale di casa deve essere lasciato in canili e gattili o peggio per strada.
Nella proposta Giammanco c'è posto anche per una apertura in questo senso: gli animali domestici potranno seguire i propri padroni in caso di ricovero per anziani, in ospedale e in case di accoglienza. Del resto se la pet-therapy è scientificamente riconosciuta come efficace, perché vietare la presenza dei nostri “amici pelosi” in casa?
Nella proposta Giammanco c'è posto anche per una apertura in questo senso: gli animali domestici potranno seguire i propri padroni in caso di ricovero per anziani, in ospedale e in case di accoglienza. Del resto se la pet-therapy è scientificamente riconosciuta come efficace, perché vietare la presenza dei nostri “amici pelosi” in casa?
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