mercoledì 31 agosto 2011

Ma guardate un pò chi mi sono trovato nel mio territorio!!

Miaooooooooooooo sono sempre io il vostro Bart a scrivervi per aggiornarvi sulle ultime novità...bene sentite cosa mi è successo. Rientro in casa nel mio territorio e chi trovo sul divano? questo frugolino rosso sdraiato che miagolava oltretutto lamentandosi, ma chi lo ha portato qui?
naturalmente la mia mamma Francesca che adora tutti i mici...ma non le basto io con il mio fascino e la mia codona? non la capisco...ora dice che questo micetto che ha chiamato Ragù è in stallo qui da lei, e quindi andrà presto via...sinceramente non vedo l'ora, possibile dover dividere il mio tubo rosso, le mie crocchettine ma anche l'aria che respiro con questo cosetto che mi ha anche rubato il collarino vecchio, ma pur sempre mio? io protesto...mi tremano i baffi dalla rabbia! A dire il vero però...il primo giorno gli ho soffiato per fargli capire chi comanda...il secondo giorno gli ho provato a prendere la coda, ma lui è scappato via nascondendosi, poi dato non riuscivo a raggiungerlo e lui anche se gli soffiavo non veniva via dal suo rifugio, mi è toccato alla fine rinunciare. Il terzo giorno cioè oggi diciamo gli ho permesso di giocare un pò con me, e mangiare dalla stessa ciotola, dopotutto anche lui mi ha offerto un pò del suo omogeneizzato quindi...diciamo mi ha un pò conquistato prendendomi per la gola, e un pò giocando assieme a me, avrei voluto portarlo ad esplorare i dintorni ma non ci sono riuscito perchè mamma France dice che è troppo piccolo per uscire fuori e soprattutto alla notte...ma vedrò se con qualche coccola e fusa in quantità riuscirò a convincerla, dato che riesco sempre con questo metodo ad ottenere ciò che voglio, perchè non dovrei farcela questa volta? dopotutto ho fascino da vendere...adesso scusatemi micetti e non...ma la notte è giovane per me devo andare le micette della zona mi aspettanooooo! Non posso certo deluderle ;)
miaoooo bart

Arriva you pet

In Italia arriva “Youpet”, la prima web tv dedicata agli animali. I nostri amici a quattro zampe non soffriranno più di solitudine, quando i loro padroni li lasceranno in casa per andare in ufficio. Basterà un semplice gesto, infatti, per far partire una videodedica personalizzata o luci e suoni che li intrattengano. La possibilità di registrare e caricare sul sito video dedicati agli animali è solo uno dei servizi disponibili per «approfondire la conoscenza dei propri beniamini e imparare a vivere meglio con loro».

I servizi - Il nuovo canale on line offre molte altre possibilità, notizie, curiosità, indicazioni e divertimento per  tutti coloro che hanno in casa un animale o intendono adottarne uno. Inoltre uno staff di etologi, veterinari e comportamentalisti risponderà a qualsiasi dubbio sull'educazione, l'alimentazione e la cura degli «animali d'affezione». Gli amanti di cani e gatti, ma anche di furetti, serpenti, conigli e pappagalli, potranno dialogare nei forum e avere un canale diretto di comunicazione con le associazioni e un servizio di bacheca per segnalare animali persi, trovati o che cercano casa.

Un ponte con le istituzioni - Durante la presentazione di questa mattina, il direttore responsabile Marzia Novelli ha spiegato che «dare un'informazione a 360 gradi è il nostro scopo primario, dato che solo attraverso la conoscenza si può diffondere una cultura di rispetto degli animali. Vogliamo inoltre che Youpet tv si presenti come “ponte” fra le istituzioni, le associazioni animaliste e il grande pubblico». La rubrica “Dillo a…”, ad esempio, è stata affidata all'assessore all'ambiente di Roma, Fabio de Lillo, che ha sottolineato l’importanze del progetto «uno strumento molto importante per l'amministrazione per comunicare con i cittadini interessati agli animali».

martedì 30 agosto 2011

Andrebbero più tutelati i micetti neri ;)

Roma, 24 ago. (Adnkronos Salute) - Continua la strage silenziosa di migliaia di gatti neri uccisi ogni anno nel nome della superstizione, di riti esoterici, o semplicemente perché ritenuti portatori di jella. "Dopo la strage di 60 mila gatti di fine anni Novanta, ora la situazione è migliorata ma siamo ben distanti dall'aver superato l'antica superstizione secondo la quale i gatti neri portano sfortuna, e ancora in questi ultimi mesi sono moltissime le segnalazioni di gatti neri scoparsi singolarmente o in gruppi in diverse zone d'Italia". E' quanto sottolinea l'Associazione italiani difesa animali e ambiente (Aidaa), che però ammette la difficoltà di effettuare una stima di quanti siano i gatti uccisi da auto e quelli vittime di riti esoterici o della superstizione, nonostante siano 30 mila i gatti neri scomparsi durante l'ultimo anno.
"A questi numeri stimati vanno aggiunti i gatti neri abbandonati che pullulano nei gattili italiani. Infatti - sottolinea l'associazione in una nota - mediamente, su ogni 100 gatti ospitati, almeno 9 sono neri. Questo vuole dire che tra i circa 250 mila gatti ospitati in gattili e rifugi oltre 22 mila sono neri e sono in cerca di adozione e non è difficile trovare strani personaggi in cerca di gatti neri nei periodi del sacrificio dei gatti che avviene sia nella notte del 1 novembre che nelle notti del solstizio".
L'Aidaa si prepara a festeggiare la sesta edizione del gatto nero day che cade come ogni anno il 17 novembre. Quest'anno la manifestazione si svolgerà uffcialmente a Torino e a Rho in provincia di Milano, dove è anche previsto un dibattito sul 'Ruolo e responsabilità della Chiesa cattolica nel massacro dei gatti neri legati al fenomeno della stregoneria dal medio evo ad oggi'. "Quest'anno vogliamo celebrare la sesta edizione della giornata del gatto nero parlando di storia, ma anche di responsabilità storiche - dice Lorenzo Croce, presidente di Aidaa - per questo abbiamo scelto come sede principale Torino, considerata per antonomasia una delle città del demonio, dove presenteremo il rapporto quinquennale sul massacro dei gatti neri. Mentre a Rho, considerata una delle punte Ovest del pentacolo, si discuterà di responsabilità storiche. La questioni dei gatti neri è tutt'altro che da sottovalutare - avverte - e se qualcuno si ostina a dire che il fenomeno è ridotto solo perché poco visibile, vuol dire che è miope e questo in qualche modo lo rende complice di assassini di mici neri e iettatori".

Unghie e dintorni...atroce questa pratica

Roma, 29 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Non so quanto sia realmente diffusa in Italia, ma sicuramente e' una pratica che in molti Paesi viene applicata. Ed e' doppiamente riprovevole: per prima cosa, e' fortemente menomante per l'animale, che non e' piu' in grado di fare tante cose, come ad esempio arrampicarsi sugli alberi. In secondo luogo, il problema che si tenta di risolvere con la deungulazione puo' essere affrontato con metodiche meno invasive". E' il commento di Pasqualino Santori, presidente del Comitato bioetico per la veterinaria (Cbv), alla denuncia dell'Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa) secondo cui a migliaia di gatti in Italia vengono strappate le unghie su richiesta dei proprietari, affinche' non graffino e rovinino i mobili o il divano di casa.
Per l'Aidaa la cosiddetta deungulazione, che consiste in una vera e propria amputazione ai piedi dei felini, nonostante sia vietata per legge e' ancora molto diffusa nel nostro Paese. "Il problema del gatto che rovina i mobili e i tappeti - spiega all'Adnkronos Salute Santori, che e' anche medico veterinario comportamentalista - puo' e deve essere affrontato in maniera preventiva, educandolo da subito, prima di tutto, a non mordere e graffiare le mani del proprietario. Se questo non viene fatto e, anzi, si interviene con un'operazione del genere, si altera per sempre il rapporto con l'animale. E se sono presenti o insorgono problemi del comportamento, non verranno mai risolti, perche' tanto il gattino non ha piu' le unghie e non danneggia tessuti e pavimenti".
Da ammonire anche i colleghi veterinari che applicano questa metodica: "Sicuramente agiscono male come persone, oltre che contro il loro codice deontologico", evidenzia Sartori. Insomma, conclude l'esperto, "non si puo' pensare di trattare un animale come una macchina, alla quale aggiungere o togliere dei pezzi".

Bart commenta:
Ci sono mille modi per evitare il problema di farci le unghiette ai mobili, esistono i tiragraffi con le erbe attrattive, ci vuole un pò di pazienza, ma riuscirete a farci fare le unghie solo dove volete senza per questo ricorrere a pratiche così atroci...

Ed Eccomi di ritorno dalle vacanze miciose

Miaoooo e una buona giornata a tutti, finalmente la mia mamma può tornare a scrivere in tutta tranquillità, dato è tornata a casa dalle vacanze mi ha portato tante pappe buone, le foto di micette davvero fantastiche come questa qua che si chiama Asia e se non fosse così distante...ci farei un pensierino!
Ma non sono arrivate solo le pappe, le coccole e le foto, oggi il mio papà ha adottato un micino rosso che lui dice è bellissimo, mah...lasciatemi esprimere i miei dubbi, già devo dividere i miei spazi con Luna ora per qualche giorno resta anche lui qui prima di andare nella sua nuova casa e...io gli ho già soffiato diverse volte e l'ho relegato nel trasportino la può stare quanto vuole e deve stare attento a non sconfinare nel mio territorio anche se è piccoletto e gli farò capire io chi è il coccolo di casa fintanto resta qui :)
Adesso dopo essermi sgranchito le zampette mi sono di nuovo accoccolato sulla mia sedia preferita per tornare a fare le nanne...a più tardi mici e non, il vostro Bart

lunedì 15 agosto 2011

Il lampadario è bellissimo

Buongiorno a tutti, come sapete oggi è un giorno speciale perchè la mia mamma umana fa il compleanno..queste rose sono per lei perchè così potrò farmi perdonare le ultime cose che ho combinato...Questa mattina, mi sono svegliato e sono subito corso a fare le pappe dato che stanotte ho avuto un milione di impegni miciosi, sono andato a trovare le micette della zona, ho corso per km nei campi dietro ai grilli, ho esplorato ancora per allargare il mio territorio..infine sono tornato qui e dopo aver fatto le pappe ed essermi pulito per bene i baffi con la mia linguetta ruvida, mi sono precipitato dalla mia mamma, e l'ho coccolata strusciandomi a lei, facendo il pane con le zampette e riempendola di fusa, quale modo più dolce per svegliarla? oggi sarò particolarmente buono e di certo lo apprezzerà...mi ha detto che starà via per qualche giorno, ma che le pappe me le darà Martina ...la mamma di Pupina...sono felice anche se mi mancherà la mia mamma....
Tornando a questa mattina, dopo aver riempito la mia mamma di coccole e fusa, ho notato che sotto al lampadario di camera c'è appesa una pallina blu con dei cosetti strani attorno e quando c'è vento suonano...come potevo resistere alla tentazione? ho iniziato a saltare e colpire la pallina...che colpa ne ho se poi non era così resistente ed è caduto tutto...la pallina ora è mia e sono felice ;)

domenica 14 agosto 2011

Vasi che passione

Miaoooo ne ho combinata una delle mie...che ne sapevo che non basta sedersi su un vaso qualsiasi per non avere un pò di acqua fresca addosso? era quello che cercavo, perchè io l'acqua la adoro, mi piace da morire cercarla nel bidet, nella piscina dei vicini...ovunque e sotto qualsiasi forma, ma questa volta niente!! E inoltre ho visto la mia mamma che mi guardava in tono di rimprovero dato il vaso era di un'altra persona allora mi sono distratto ho perso l'equilibrio e ho provato ad aggrapparmi con le due zampe superiori al vaso stesso, ma mi è caduto addosso...non mi sono fatto niente e il vaso non si è rotto però...sapevo che mi avrebbero detto "cattivo" e mi sono sdraiato sul vaso più vicino...guardando la mia mamma come per dirle "Che colpa ne ho io se la gente mette i vasi dove possono cadere? e per di più addosso ai micetti dolci come me?"...Alla fine non sono stato rimproverato, anzi mi sono buttato giù con lo sguardo triste e la mamma non ha resistito così ho preso le mie coccole quotidiane ;) ...se vi dovesse capitare di fare arrabbiare i vostri genitori umani, so che come metodo è infallibile micetti, quindi non esitate a usarlo!!
Miaoooo il vostro micio amico Bart

Micino aiuta a cambiare la gomma...

Cambiare una gomma è senz'altro una delle operazioni meno divertenti da effettuare per un'automobilista. Dipende! Se a darci una mano è un delizioso micino rosso il discorso cambia, o no?
Ecco quindi la spassosa sequenza con protagonista un cucciolo di felino alle prese con il "cambio gomme" di un'automobile. Fatta in questo modo, la guerra con bulloni e cric diventa sicuramente più gradevole!

Ferragosto al Bioparco di Roma con gli animali

Roma, 12 ago. (TMNews) - Un Ferragosto diverso al Bioparco di Roma dove si potranno osservare i pasti degli animali in compagnia dello staff zoologico. Ecco il programma diffuso dal popolare giardino Zoologico di Roma. Alle ore 11.00 si svolgerà

il pasto del gruppo di 97 Macachi del Giappone; alle 11.30 sarà la volta dei Lemuri catta, dalla inconfondibile coda ad anelli bianchi e neri.
A mezzogiorno saranno protagoniste le due Elefantesse asiatiche, Nelly e Sofia, mentre alle 12.30 i tre fratelli orsi quindicenni Sandro, Nino e Luca, pranzeranno sguazzando nella loro piscina.
Alle 14.30 sarà organizzato il pasto dei 5 scimpanzé ai quali lo staff zoologico distribuisce canne di bambù ripiene di yogurt e frutta, una forma di arricchimento ambientale che consente agli animali di aguzzare l'ingegno per trovare il cibo.
Per due Ippopotami anfibi (pasto alle ore 15.00) Pipa e Mimì il menu consisterà in mele, erba medica e fieno. Alle 15.30 si svolgerà l'a tu per tu con gli animali della Fattoria; infine, alle ore 16.00 toccherà alle 3 foche grigie, due femmine e un maschio, che in questo periodo arrivano a mangiare in totale 8 kg di pesce al giorno!

sabato 13 agosto 2011

Il mio papà umano ha adottato un micetto

Buongiorno a tutti, volevo raccontarvi una cosa bellissima accaduta questa mattina, il mio papà umano ha appena adottato un micetto, non bellissimo quanto me, ma pur sempre devo ammetterlo adorabile, che vivrà con lui a casa sua, circondato di coccole, cure e tanto tanto amore. Mi fa sempre piacere quando sento che c'è una buona notizia nell'aria poterla condividere con tutti voi ;)
Pensate da tanto era felice il mio papà umano non appena ha adottato il micino si è messo a cantare felice come non lo sentivo da tempo perchè appunto il suo vecchio micione era stato avvelenato da una sua vicina di casa...questo invece vivrà dentro circondato da coccole e amore, ma di certo se verrà a trovarmi gli farò subito capire chi comanda qui e che soprattutto io ho la priorità assoluta su tutte le micine della zona!
Altrimenti glielo spiego io...sono io il micino con la bandana, quindi...è da più tempo che sono qui e mi sono conquistato con il sudore dei baffi, ogni metro della zona qui attorno...
per adesso è tutto miaooooooooo vostro bart

venerdì 12 agosto 2011

400 gatti in salvo grazie agli animalisti

PIÙ DI 400 GATTI SALVATI DAGLI ANIMALISTI IN CINA
Un gruppo di animalisti in Cina, volontari di associazioni protezioniste, hanno organizzato uno dei salvataggi più grandi a cui si sia mai assistito nel panorama cinese: oltre 400 gatti detenuti dentro un mercato e destinati a diventare vittime del crudele commercio di pellicce sono ora in salvo e avranno una seconda possibilità di vita.
I gatti erano tenuti nel mercato di Tianjin, all’interno di un magazzino, in condizioni di estrema sofferenza: senza acqua, senza cibo, in pessime condizioni igieniche, terrorizzati, vittime di infiniti abusi, accatastati come oggetti in piccole gabbie metalliche alte 10 centimetri e destinati alla macellazione per diventare pellicce al costo di 2 dollari ciascuna. Arrivato il calar del sole, l’11 Febbraio i volontari, poco più che ventenni, hanno circondato il mercato e protetto con tutte le loro forze i gatti che erano prigionieri, l’operazione e durata circa 4 ore ed al termine non vi era più un solo gatto in tutto il mercato.

La polizia ha rifiutato di sostenere i gruppi a protezione animale perché non esistono leggi che vietino il commercio di cani e gatti: ai commercianti con regolare licenza è permessa la vendita.
Lu Di, Direttore esecutivo e Presidente di “Small Animal Protection Association”, ha riferito: "Tutte queste persone erano stanche di vedere uccisioni continue dietro a porte chiuse e così sono entrate. Sono stati ritrovati gatti accatastati come oggetti dentro minuscole gabbie metalliche. Sono arrivati circa 80 poliziotti e c’è stata una rissa, un uomo è finito in ospedale con un grave trauma cranico ma se la caverà. I nostri volontari che hanno preso parte alla missione non hanno attaccato la polizia".

Xiao Xue , un volontario presente alla missione ha raccontato che il mese scorso erano state ritrovate carcasse di gatti, accatastate vicino al mercato e questi  avrebbero fatto la stessa fine se non vi fosse stato un intervento urgente ed immediato.
Per evitare ulteriori proteste, contrasti e calmare le acque prevenendo ulteriori proteste internazionali, il governo locale della Provincia di Hebei ha permesso che i gatti fossero trasferiti presso il piccolo rifugio gestito dalla signora Lu a Pechino.
444 è il numero totale di gatti tratti in salvo, purtroppo per 19 di loro non c’era più nulla da fare, in quanto la fame, la disidratazione e la debolezza hanno causato il decesso, i restanti 425 in vita sono sotto la protezione di animalisti cinesi: a loro è stato fornito cibo e cure veterinarie.

Per la maggior parte randagi, molti sono gatti sottratti da giardini di proprietà. In questi giorni gli abitanti del posto stanno visitando il rifugio per portare aiuto, cibo, medicine, sostegno economico agli animali e per verificare se tra i 400 gatti salvati dalla morte c’è quello che un tempo era stato il loro amico a 4 zampe che credevano perso per sempre.
Un volontario dell’associazione protezionista presente a Tianjin "Cat Lovers Society" aveva scoperto la situazione di pericolo per i gatti e chiesto aiuto ai media i quali avevano rivolto un appello ai dipartimenti governativi, polizia ed amministrazione commerciale ma non essendoci leggi a protezione animali, non vi era stata alcuna possibilità di intervento.
Ora le associazioni locali stanno procedendo con le verifiche per le adozioni, per fare in modo che la persona che li accoglierà saprà dare loro tutto l’amore e il rispetto che meritano oppure che vi sia la possibilità di un ricongiungimento con la famiglia da cui erano stati sottratti.

Dalla Cina come sempre arriva il più sentito ringraziamento a tutti coloro che forniscono prezioso sostegno firmando petizioni, appelli quando necessari, leggendo e documentando cosa succede, dando così voce ai loro animali: rompendo le barriere del silenzio e svelando cosa succede dietro le porte chiuse, si può rendere giustizia a migliaia di vittime innocenti.
Paola Ghidotti
OIPA International Campaigns Director

I gattini fortunati ;)

Brutta avventura per quattro gattini, intrappolati nel sottoscocca di un'auto e recuperati ieri pomeriggio da un carrozziere di Lovere. «È il lieto fine di una storia bellissima e incredibile al tempo stesso – racconta ancora stupito Gianbattista Benaglio, carrozziere – non riesco ancora a spiegarmi come abbiano fatto a sopravvivere, perché li ho recuperati in un punto dove l'automobile è molto calda e sfiora i cento gradi. Ho posizionato la vettura sul carro ponte e c'è voluta un'ora e mezzo di lavoro per smontare il sottoscocca. Quando li ho trovati mi sono commosso, non ci speravo. Due erano vicini alla zona del cambio e gli altri due proprio accanto alla marmitta. Erano molto spaventati e sporchi di olio, ma per fortuna vivi. Allora ho telefonato subito alla padrona dell'auto dicendole "sei diventata mamma di quattro gattini“».

Tutto è cominciato nella mattinata di ieri quando Sara Figaroli, giovane mamma di Lovere, ha deciso di uscire di casa per alcune commissioni. «Dovevo andare a Darfo Boario Terme – spiega –. Allora ho preso l'auto e sono partita. Dopo aver percorso pochi metri ho sentito un rumore, come se fosse il miagolio di un gattino. Avevo i finestrini aperti per il caldo e ho pensato che provenisse da fuori. Dopo alcuni chilometri di nuovo lo stesso verso. Allora ho accostato e ho cominciato a cercare dappertutto nell'auto, ma niente. Mi sono rimessa in viaggio e arrivata a destinazione ho parcheggiato. Sono stata via almeno un paio d'ore e poi sono tornata verso casa. Nel viaggio di ritorno non ho sentito più nessun miagolio, allora ho pensato che il gattino fosse uscito da solo durante la mia assenza. Nei pressi di Lovere però, all'improvviso il miagolio è ricominciato. Ho deciso di rivolgermi al carrozziere perché non riuscivo a vedere il gattino, ma lo sentivo lamentarsi. Quando mi ha telefonato il carrozziere e mi ha detto che ce ne erano quattro sono corsa all'officina per vederli. Amiamo moltissimo gli animali in famiglia, quindi ho deciso di portarli in uno studio veterinario in attesa che qualcuno li adotti».

Posizioni miciose la seconda parte

Ecco la seconda parte del video per l'evento posizioni miciose...vi ringrazio ancora di cuore per aver partecipato...sto già pensando al nuovo evento per cui darò più tempo, così potrete partecipare e scegliere con più calma le vostre foto ;)

Sono orgoglioso della mia mamma

E anche del mio papà umano Alessio. Oggi erano in auto quando hanno visto un micro micetto bianco e nero attraversare a corsa la strada. Subito si sono fermati, e la mia mamma France è subito corsa per prendere il piccolino che però era terrorizzato...e ha riattraversato a corsa la strada per fortuna non c'era nessuna auto che passava, e la mia mamma alla fine ha seguito il micetto fintanto non è tornato dalla sua mamma gatta che lo aveva perso di vista e lo ha riportato in una cesta in casa sua, da cui si era evidentemente allontanato. France ha avvisato il suo padroncino che così ha messo i micetti al sicuro...insomma sono proprio orgoglioso dei miei due genitori umani ^..^ e sono fortunato a fare parte di questa famiglia non trovate? Miaoooo Bart

Prima parte dedicata a posizioni miciose

Ecco il primo video dedicato a posizioni miciose l'ho dovuto dividere in due parti perchè non ce la faceva a caricarlo...e messo qui perchè così non ho problemi con musica, fb me lo toglie...e mi sono trovata a fare così. Spero che vi piaccia quello che ho realizzato anche se come sapete sono ai primi passi nel programma. Vi ringrazio per avere partecipato, e vi ringrazio per ogni momento che passate con i vostri amici pelosetti a quattro zampe

mercoledì 10 agosto 2011

Miaooo a tutti,
Mi sono già messo sulla sedia dopo aver fatto le pappe...che erano troppo buone ;) e ora a stomaco pieno, mentre mi sto rilassando ho deciso di raccontarvi cosa ho fatto ieri...Il mio papà umano è un pescatore, cosa che adoro...non solo per mangiare i pesciolini, ma adoro anche l'acqua quindi apprezzo quello che fa. Ieri sera si era messo qui in soggiorno con una scatola magica piena di tante palline colorate, e cose gommose...solo che non ho capito perchè si arrabbiava se mordicchiavo le palline, nè perchè lui le chiama galleggianti dato che erano sparsi per terra alla rinfusa e che lui cercava di prenderle per metterle nella scatola piena di tutte le altre cose fantastiche e colorate che mi attiravano.
I cosi gommosi ha detto che bucavano perchè avevano degli ami e li ha tolti perchè non mi facessi male, le palline piccole quelle scure che chiama piombini...ho provato a leccarle, ma non sono buone fanno proprio schifo, non ve le consiglio proprio! E poi quel filo trasparente...che male c'è nel disfarne un rocchetto e spargerlo per casa? mi hanno chiamato cattivo così tante volte che alla fine ero quasi convinto mi avessero cambiato nome!!
A me però piace molto di più bart, e anche quando mi dicono che sono bello e per ricompensarli faccio loro le fusa...sono davvero dolci ;)
Ah un ultima cosa: poi alla fine Ale mi ha regalato una pallina tutta per me, dato che non è riuscito a distrarmi neanche con le pappe, e da ieri sera che ci gioco soddisfatto del mio successo e della nuova pallina colorata...sapevo che avrei dovuto solo insistere...chi la dura la vince!
miaooo vostro bart

martedì 9 agosto 2011

Troppo buoni i pantaloniiiii

Miaooo e perchè micetti nessuno di voi mi aveva avvertito di quanto sono buoni i pantaloni delle mamme? in realtà non è che li ho mangiati...mi sono prima acciambellato sulla sedia dove la mamma aveva steso le gambe, mi sono lasciato coccolare, e poi mi sono messo a puppare...sì a puppare come fanno i microbaby micetti un lembo di stoffa dei pantaloni della mia mamma e anche a muovere le zampe a tempo...ma ho scoperto che i pantaloni il latte non ce l'hanno proprio...uffa ci contavo proprio...ma secondo voi, se la mia mamma cambia i pantaloni e mi metto a provare ancora, ci riesco a tirare fuori qualcosa dalla stoffa? per adesso mi sono rassegnato e ho dovuto lasciare di nuovo perdere...sarà per la prossima io sapete cosa faccio? torno a fare le nanne

I gatti di Via Mar Nero restano a casa

Condominio di via Mar Nero, il giudice
dà ragione ai gatti: «Devono restare»

Nel 2006 una coppia anti-felini aveva fatto causa alle altre 549 famiglie. L'Aidaa: «Sentenza storica»

la motivazione: «sono animali sociali e possono aggirarsi liberamente negli stabili»
Condominio di via Mar Nero, il giudice
dà ragione ai gatti: «Devono restare»
Nel 2006 una coppia anti-felini aveva fatto causa alle altre 549 famiglie. L'Aidaa: «Sentenza storica»
La «cuccia» per gatti nel condominio di via Mar Nero 13 (Fotogramma)
La «cuccia» per gatti nel condominio di via Mar Nero 13 (Fotogramma)
MILANO - Una cuccia da un metro quadrato, circondata da piante e fiori, sempre pulita: è qui che abitano, nel cortile di via Mar Nero 13, cinque gatti sterilizzati e sotto costante controllo del veterinario. Protagonisti, loro malgrado e a loro insaputa, di una vicenda giudiziaria che andava avanti addirittura dal 2006 tra lettere degli avvocati, visite dell'Asl e tentativi di smantellamento. Già, perché nel 2006 una coppia di inquilini, che i gatti proprio non li sopporta, ha deciso di intentare causa contro tutto il condominio: 549 famiglie. Una recente sentenza del Tribunale di Milano, resa nota da Aidaa, ha dato ragione ai «gattari», tutelando questa e le altre colonie feline della città con la motivazione che i gatti sono «animali sociali» e quindi il loro «aggirarsi liberamente per gli stabili condominiali» non è contrario alle regole, anzi, è in qualche modo un loro diritto. Una sentenza definita «storica» dagli animalisti.
Ora di merenda per i gatti di via Mar Nero (Fotogramma)
Ora di merenda per i gatti di via Mar Nero (Fotogramma)
«NON POSSONO ESSERE ALLONTANATI O CATTURATI»
- La denuncia della coppia antigatti era articolata in 95 punti: si andava dall'«impedimento a respirare aria normale» ai «miasmi», dall'aggravamento di problemi di salute alla lesione di «diritti di rango costituzionale». Si chiedeva la rimozione delle cassette in cui veniva lasciato il cibo, l'allontanamento degli animali e un risarcimento morale agli altri condomini. Ma già nel 2006 gli ispettori dell'Asl non avevano riscontrato problemi: «Gli operatori non hanno percepito odori di sorta »; «la piccola colonia è censita e controllata » (rapporto del 20 dicembre 2006). «La decisione del giudice civile - sottolinea l'Aidaa, associazione italiana difesa animali e ambiente in un post su Facebook - richiama per la prima volta le normative della Legge 281, riconoscendo che i gatti sono animali sociali che si muovono liberamente e che quindi "i gatti che stazionano e vengono alimentati nelle zone condominiali non possono essere allontanati o catturati per nessun motivo"».
PERICOLO IN ESTATE - La sentenza è importante anche perché, a differenza di quanto accade a Roma, a Milano le colonie feline sono quasi tutte condominiali. L'unica all'aperto in centro era quella del Castello, «sfrattata» dopo i lavori di ristrutturazione. «Si tratta di una sentenza che rende giustizia a tanti amanti degli amici felini - dice Leila Nur, vicepresidente di Aidaa -. Abbiamo deciso di diffonderla perché poco nota e perché proprio in questo periodo estivo nelle grandi città le colonie feline sono facile bersaglio di condomini che in agosto, approfittando dell'assenza di chi si prende cura di loro durante l'anno, cercano di allontanarli, a volte addirittura catturandoli. Speriamo che questa sentenza serva finalmente da deterrente».

lunedì 8 agosto 2011

Miagolando in qua e la

Miao a tutti ! Vi sarete chiesti di sicuro perché sono stato assente oggi dal mio spazio micioso…colpa della promozione internet che la mia mamma ha attivato tutta nuova e per il prossimo anno adesso è a posto J, anzi lo siamo entrambi e potremo parlare con voi in tutta tranquillità e raccontarvi tutto quello che combiniamo assieme. Adesso faccio scrivere lei perché sono impegnato in un’altra attività…va bene lo ammetto sto facendo le nanne acciambellato sulla sedia qui accanto, ma tengo tutto ugualmente sottocontrollo. Anche Pupino è ancora qui che dorme in attesa della sua nuova mamma che tra pochi minuti dovrebbe venire a prenderlo…lo ammetto siamo stati assieme poco tempo, ma gli volevo già bene e ancora mi chiedo come abbiano fatto ad abbandonarlo in quel modo crudele. Adesso è sul divano e anche lui sta dormendo tranquillo e rilassato, mentre la mia dolce metà Luna è indignata perché lui l’aveva scambiata per la sua mamma gatta e tentava di puppare il latte, ma lei oltre a non averne, deve non avere l’istinto materno e così non appena lui si avvicina lei scappa terrorizzata. Pensate che ieri, Francesca ha dovuto recuperarla da un buchetto stretto stretto dietro l’armadio in camera sua, dove si era appunto rifugiata per sfuggire a Pupino, o Flip.
Ho anche cercato di aiutare Francesca con i panni, ma come al solito non è stata riconoscente, la prossima volta che mi brontola dicendomi che sono cattivo vedrete che sorpresa le faccio…Abbasserò le orecchie e alzerò pelo e coda e dopo averle soffiato a modo mio…quasi quasi la graffio così impara a trattarmi meglio. Ero sgattaiolato in bagno di nascosto - pensate che per non farmi sentire ho tolto da solo il campanellino dal mio collarino fatto a bandana (quello che è molto apprezzato dalle micine dei dintorni) – e ad un certo punto ho fatto un bel salto dentro la cesta dei panni sporchi e l’ho rovesciata spargendo i vestiti per tutta casa, giocando con quelle palline che la mia mamma umana continua insistentemente a chiamare calzini e …e quando è arrivata France, si è arrabbiata…Ma cosa avevo fatto di male? Niente…assolutamente niente ma pensa un po’ ad essere carini non si ottiene niente, neanche due o tre grattini o una porzione supplementare della mia pappa preferita. Vita da gatti….alla prossima il vostro micetto Bart

Avventure di mamma :D

Ciao amico Bart, sono un po' latitante ma sto caldo mi sta facendo andare in letargo :) Volevo raccontarti un'avventura successa ieri alla mia mamma e al mio papino, a quanto pare anche lei, come la tua e la sua amica, ha un cuore grande grande verso altri pelosini come noi.
Ieri pomeriggio mamma e papino hanno preso le biciclette e sono andati a farsi un giretto. Mamma mi racconta che è sempre il solito, 9 km di pedalate (tu sai cosa siano? io no.. anche se alle volte mamma prende le mie zampine e fa: pedala, pedala, pedala.. - questa è tutta matta, ma la amo anche per questo -) in stradine costeggiate da campi di grano, dove questa volta il papino si è mangiato a gratis una pannocchia (mamma ha detto che non era per niente  buona), e casette meravigliose. Comunque arrivano vicino uno stabile chiuso e cosa vede? Un micino tutto nero magrolino magrolino, sembrava non mangiasse da giorni. Ma ovviamente mamma non gira con crocchette a portata di micino vagabondo, quindi cos'ha fatto? E' riuscita a intenerire papino e sono tornati dal giretto, è salita a prendere un po' di crocchette, un piattino di plastica (le faceva brutto lasciare le crocchette su un tovagliolo) e il casco e sono tornati nello stesso posto in scooter. Purtroppo il micino non c'era più, ma mamma è convinta che prima o dopo lì tornava, quindi le crocchette le ha lasciate. Oggi forse torna con papino a controllare.. 
Certo se avesse portato a casa il micino non sarei stato affatto contento, anzi.. questa è casa mia e lei è la mia mamma. Però questo gesto è stato decisamente bello e sono fiero di lei :) 
Miaooooo

domenica 7 agosto 2011

Pupino...a chi mi ha abbandonato

Sono nato nella vostra casetta quella che era un tempo anche la mia e pensavo quando mi prendevate in braccio di essere al sicuro come lo ero vicino a mamma gatta, mi sentivo parte della vostra famiglia amato di un amore che ricambiavo incondizionatamente. Poi un giorno mi avete separato da mamma gatta, fatto salire sull'auto con voi magari chiuso in una scatola perchè non potessi guardare la strada per tornare indietro, nella mia casa, da voi dalla mia mamma, dalla nostra famiglia...e gettato mentre ancora l'auto andava fuori dal finestrino come spazzatura. Mi sono fatto male ad una zampetta atterrando sul terreno, ma questo non è stato niente perchè per la prima volta ho sentito cosa vuol dire essere abbandonati, in nome di cosa? di una sterilizzazione mancata, dell'inerzia del non volermi trovare una casa nuova, nel nome magari di una vacanza? una vacanza è più importante di un micetto? non credo...e ho iniziato a guardarmi attorno, ma non avevo idea di dove fossi finito...da una parte ancora auto con la strada così vicina e sono corso dentro una casetta diroccata dove in ogni secondo sarebbe potuto crollarmi addosso il tetto o dei mattoni o una delle travi marce penzoloni...e c'erano tutti quegli insetti che non avevo mai visto e non conoscevo, avevo paura ero triste e avevo fame...Ho iniziato a piangere prima piano poi forte e ho avuto la fortuna di essere ascoltato da France - la mamma di Bart e Luna - e da Marty - La mamma della fantastica Pupina...
Loro hanno un cuore d'oro non solo si sono fermate a guardarmi, France è entrata subito li sotto incurante del pericolo dell'edificio fatiscente e anche di tutto quello che c'era a terra...mattoni, rovi travi e sporco e si è avvicinata, ma non la conoscevo avevo paura e sono scappato attraverso un buco. Allora lei si è un pò allontanata e l'ho vista andare via...mentre Martina è rimasta li con me e mi parlava con un tono di voce rassicurante. Dopo un pò France è tornata armata di pazienza, amore, crocchettine e trasportino...ha messo a terra un piattino con le crocchette e mi sono subito avvicinato vincendo le mie paure, lei mi ha preso per la collottola e non ho neanche tentato di graffiarla noi mici sentiamo quando qualcuno fa qualcosa per il nostro bene e quelle due ragazze dal cuore d'oro lo stavano facendo per me, micetto rifiutato da voi che eravate la mia famiglia.  Sono arrivato in questa casa e poco dopo mi hanno detto che mi avevano trovato una nuova mamma umana...oggi verrà a prendermi, magari navigando sul web e vedendomi penserete "Visto te l'avevo detto qualcuno lo avrebbe adottato! Sta bene!" - Sì sto bene ma non grazie a voi ex padroncini con il cuore di pietra!
Miaooo sono Luna, vi scrivo per darvi un aggiornamento sul mio amico Pupino!
Prima di tutto è stato effettivamente adottato dalla sua nuova mamma umana, la dolcissima Babi Mimina che se ne è innamorata non appena lo ha visto e lo ha portato subito a conoscere gli altri micetti che ha con sè nella sua nuova casa. Voglio ringraziarla da micia a mamma con un cuore d'oro e dire a tutti che ci vogliono persone così dolci e sensibili che amano i micetti, a lei e a tutti gli aMICI un grazie di cuore da LUNA

Quanto fanno bene gli animali

I benefici che gli animali ci danno sono tanti e diversi : ci fanno divertire, muovere, sfogare, ci
distraggono, ci impegnano, ci capiscono, si fermano ad annusare o “chiacchierare“ con altri animali
costringendoci a fare amicizia coi loro padroni, alcuni fanno la guardia difendendoci, altri lavorano con
noi come i cani poliziotto o antidroga…insomma gli animali ci aiutano a vivere meglio.
Gli animali sono quindi una vera risorsa e l’aiuto che essi ci possono fornire è oggi ampiamente
studiato e documentato.
Infatti il loro valore è così tanto importante che diverse ricerche dimostrano che gli animali possono
non solo far vivere meglio persone sane, ma persino aiutare a guarire persone malate.
E’ così che cavalli, delfini, asini, cani, gatti, maialini, conigli, uccellini, piccoli roditori e tanti altri
vengono oggi scelti come fondamentali aiutanti dei medici, degli psicologi ed educatori.
Diventano quindi come le medicine, parte integrante della terapia e vengono chiamati “co-terapeuti”.
In inglese animale da compagnia si dice “Pet” e terapia si dice “Therapy” possiamo quindi facilmente
capire di cosa si tratta quando si parla di “Pet-Therapy”, ovvero di terapia assistita dagli animali.
La Pet Therapy a seconda dell’animale utilizzato viene fatta in contesti diversi, es quella coi delfini
(delfinoterapia) viene fatta in piscina e l’ippoterpia o terapia coi cavalli in appositi maneggi. Terapie
con cani, gatti, criceti, conigli, pappagalli, possono essere fatte anche in ospedale, in un ambulatorio, a
casa, a scuola, in case di riposo per anziani, in orfanotrofi e persino in carcere.
La cosa importante è che non tutti gli animali sono adatti per questo scopo, infatti i coterapeuti vengono
addestrati e selezionati molto attentamente, inoltre la Pet Therapy è fatta da un gruppo di professionisti
composto minimo dal veterinario, dal medico, dallo psicologo e dall’addestratore degli animali, tutte
queste persone devono essere inoltre esperte e specializzate in questo tipo di terapia.
Come fa l’animale ad aiutarci a guarire?

Se il gatto è in casa, l’infarto non entra
Indagine Usa: gli animali domestici fanno abbassare del 30% il rischio di attacchi di cuore. Perché alleviano ansie e stress
 Un gatto in casa fa calare di un terzo il rischio di restare vittima di infarto. I ricercatori dell'università del Minnesota hanno utilizzato i dati di un grande studio sulla salute effettuato dal governo americano negli anni '80, isolando 4235 soggetti tra i 30 e i 75 anni di cui 2235 avevano un gatto in casa mentre 2000 non avevano animali. Analizzando le cause di morte nei 10 anni successivi, è emerso che la probabilità dei soggetti studiati di avere un attacco di cuore era inferiore del 30% in chi possedeva un animaletto.
"Gli effetti dello stress e dell'ansia sui danni cardiovascolari sono noti”, ha spiegato Adnan Qureshi, autore della ricerca, “e gli animali domestici offrono molti benefici nel contrastarli". Lo studio ha riguardato i gatti, ma secondo Qureshi, che ha un felino di nome Ninja, l'effetto è lo stesso anche per i cani: "Abbiamo dovuto escludere i cani perché non avevamo abbastanza soggetti”, ha spiegato il ricercatore, “ma sono convinto che non ci siano molte differenze".

sabato 6 agosto 2011

Occhio...gonfiotto

E va bene sono vanitosetto...ho messo una mia foto di quando ero più giovane...alla mia veneranda età di sei mesi....me lo posso permettere non trovate? Ieri sono tornato a casa con un occhietto gonfio e la mia mamma subito ha chiamato la mia amica veterinaria, la grazia che mi ha visitato poco dopo e ha detto che per fortuna  non era una vespa che mi aveva punto ma una congiuntivite...e con una pomatina magica che mi ha dato la mamma il mio occhietto è tornato subito come nuovo...e io per ringraziarla le ho fatto tante tante fusotte...com'è bello amare e sentirsi amati, mondo gatto!
Miaoooo Bart

Pupino & altri mici...storie straordinarie di mici straordinari

Miaooooooo! Buongiorno a tutti scusatemi se ieri ho disertato il mio piccolo mondo bloggoso, ma ho dato così tanto da fare alla mia mamma che non è riuscita neanche ad accendere il pc :)
Ieri mentre la mia mamma andava con la sua amica Martina a sgranchirsi le zampe hanno sentito provenire da una casa abbandonata un miagolio disperato, era quello di Pupino - non so come si chiama ma la mia mamma per ora lo chiama così - e non hanno saputo resistere, sono andate a prendere il trasportino delle crocchettine...e sono riuscite a prenderlo senza fatica, la sola cosa che ogni volta passava un auto tremava come una foglia il povero piccolo, e aveva una zampetta di dietro che non appoggiava molto bene a terra...cosa che non gli impedisce di giocare, saltare, soffiarmi - qualche volta glielo faccio vedere io chi comanda a quel lattante!! mi tremano i baffi! - insomma adesso sta bene e tra poco dovrebbe venire a prenderlo la sua nuova mamma, per portarlo nella nuova casa :)
Quanto a me...non mi faccio comprare da due occhioni dolci e dal manto bianco e nero come quello della mia Luna, anche perchè è antipatico guardano tutti lui e se provo ad avvicinarmi mi soffia come una tigre, e non posso neanche ricambiare perchè se provo a soffiare io mi ridono in faccia!
Sono felice che ci siano umani buoni come la mia mamma e Marty, che hanno avuto cuore e non hanno lasciato questo piccolo dove si trovava, la pazienza di portarlo via con se e poi...arrabbiato. Arrabbiato con gli altri umani, quelli che lo hanno prima amato poi gettato magari da un auto in corsa senza pietà ne cuore...pensate che il micetto appena è entrato in casa si è fatto le unghie, si è messo a usare la lettiera...voglio dire era abituato a stare in casa...che crudeltà c'è nel mondo!

storie di altri gatti straordinari

 leonardo, amico dei miei giorni migliori

A TE ANGELO AMICO MIO

Ricordo ancora quel mattino di maggio di molti anni fa. La colazione mi aspettava invitante sotto il portico, con il latte caldo ed i biscotti fatti in casa avvolti nel cestino di vimini posto al centro di una tavola imbandita con amorevole cura da mia madre. Nel giardino le rose avevano da poco aperto i loro petali lasciando il profumo libero di espandersi nell’aria. Mio padre apparve sulla soglia della porta con un sorriso generoso come le sue muscolose braccia da meccanico che, con incredibile dolcezza, tenevano un tenerissimo micio. Fu l’inizio di un’ amicizia sincera e senza confini, in cui ogni gesto, ogni sguardo donavano affetto. Ricordo la neve del piccolo paese dove sono nato, i miei calzoni corti e la cartella di scuola più rande di me, la strada del ritorno e quel cancello che si apriva, la corsa senza fiato verso il mio amico che mi aspettava per un dolce e caloroso abbraccio. Ricordo quegli anni ingenui, i miei
sentimenti ed i miei sogni da bambino che mi piaceva raccontare al mio nuovo, piccolo compagno. Ricordo i giorni di primavera, i raggi di sole che entravano nella stanza e la noia delle ore di studio. Erano gli anni della mia adolescenza e qualche sogno stava già scomparendo, inghiottito dagli impegni della vita che da lì a poco avrei assunto. Lui, il mio amico peloso, amava curiosare fra i miei libri, camminarci in mezzo, per poi sdraircisi sopra. Ed io che fingevo di scansarlo ma poi lo accarezzavo per avvolgerlo in affettuose coccole che mi riportavano indietro a quegli anni così ingenui e veri. Tutto questo fa parte di me, dei miei ricordi, delle mie nostalgie. Per questo oggi, ho regalato a mio figlio un gattino, per donargli le stesse dolcezze, gli stessi pomeriggi, gli stessi attimi che hanno riempito di felicità tanti miei giorni. Perché ricordo te, mio caro angelo a quattrozampe, amico dei momenti migliori.
Gatto casey IL GATTO LAVORATORE
Il gatto Casey era un gatto felice, la sua curiosità e la sua vivacità riempivano la casa della famiglia Paul a cui esprimeva tutta la sua gioia di vita con rumorose fusa. I Paul avevano un bel ristorantino che tutte le sere veniva frequentato da un’affezionata clientela ed il micio faceva parte a pieno titolo dello staff del locale, il suo compito era quello di accogliere ogni cliente all’ingresso come un vero “Maitre : avreste dovuto vederlo con quale garbo ed eleganza salutava gli ospiti; sorrideva si metteva in posa, si lasciava coccolare, faceva le fusa ed introduceva i commensali con un guizzo della coda ed un lampo di baffi. Un giorno, purtroppo, il ristorante fu distrutto da un incendio ed i Paul, dopo aver analizzato a fondo la situazione, decisero, a malincuore, di non riaprire il locale: troppo gravoso l’impegno economico per la sua ricostruzione.  Seguirono, così,  settimane    caotiche  impegnate  nella
lavoro, nella sistemazione di tutte le pratiche legate al ristorante e nella riorganizzazione del ritmo familiare scandito ora da nuovi orari e nuove attività. Quando tutto questo finì i Paul, che non erano più impegnati nelle loro faccende, si accorsero che Casey non era più quel gatto affettuoso e vivace di un tempo: era diventato improvvisamente svogliato e triste. Sulle prime pensarono che il micio si sentisse trascurato. Consultarono diversi veterinari ed i responsi, confermando tale ipotesi, furono sempre gli stessi: il gatto è in perfetta forma, ha bisogno solo di maggiori attenzioni. Mai suoi padroni quelle attenzioni e quell’affetto glielo stavano già dando senza ottenere nessun risultato. Fu a quel punto che i Paul, su consiglio di una loro amica, si rivolsero a Samantha Khury psicologa e sensitiva felina. Era, certo, una specializzazione un po’ bizzarra la sua tanta più che la sig.ra. Khury asseriva di riuscire ad entrare in contatto con gli stessi animali ed a colloquiare con loro, ma, d’altronde, ai due coniugi sembrava ormai l’unica strada rimasta. Lo scetticismo divenne stupore quando la sensitiva annunciò il suo responso tanto da far esclamare ai proprietari di Casey: ”Ha perso il lavoro!!! Lavoro? Ma quale lavoro? E’ un gatto!!”. La psicologa felina non si scompose di un millimetro e con tutta calma, scandì, come per dar maggior peso alle sue parole, nuovamente la sua diagnosi: “E’ depresso perché disoccupato” ed aggiunse, con estrema professionalità, che era stato proprio il micio a dirglielo. Tutto questo può sembrarVi una favola ma è realmente accaduto e la sig. Khury è un’apprezzata professionista e la sua biografia filmata “I talk to animals” dimostra le sue straordinarie capacità. Proprio mentre i Paul erano ancora indecisi sul da farsi in merito, se credere alla diagnosi ed agire di conseguenza oppure ignorarla, Casey, da buon gatto lavoratore, non rimase con le mani in mano, ehmm scusate con le zampe nelle zampe, e si trovo da solo un lavoro. Girando la città in cerca di un’ occupazione, si soffermò di fronte alla porta della biblioteca. Quel passaggio di persone, evidentemente, lo ispirò e comiciò ad accogliere i lettori sull’uscio e ad introdurli nella biblioteca. In breve tempo il nostro gatto lavoratore divenne la mascotte di tutti: tutti lo amavano, lo coccolavano, lo cercavano e si sentiva finalmente di nuovo utile ai suoi amici umani ed in famiglia Paul ritornò la serenità. Ora è splendido vedere Casey la mattina davanti al cancello con il suo sguardo fiero ed orgoglio vigilare il passaggio, pronto a dare, con la sua eleganza, un tocco di bellezza e di vita gattosa ai lettori di giornata.
ricerca di un lavoro, nella sistemazione di tutte le pratiche legate al ristorante e nella riorganizzazione del ritmo familiare scandito ora da nuovi orari e nuove attività. Quando tutto questo finì i Paul, che non erano più impegnati nelle loro faccende, si accorsero che Casey non era più quel gatto affettuoso e vivace di un tempo: era diventato improvvisamente svogliato e triste. Sulle prime pensarono che il micio si sentisse trascurato. Consultarono diversi veterinari ed i responsi, confermando tale ipotesi, furono sempre gli stessi: il gatto è in perfetta forma, ha bisogno solo di maggiori attenzioni. Mai suoi padroni quelle attenzioni e quell’affetto glielo stavano già dando senza ottenere nessun risultato. Fu a quel punto che i Paul, su consiglio di una loro amica, si rivolsero a Samantha Khury psicologa e sensitiva felina. Era, certo, una specializzazione un po’ bizzarra la sua tanta più che la sig.ra. Khury asseriva di riuscire ad entrare in contatto con gli stessi animali ed a colloquiare con loro, ma, d’altronde, ai due coniugi sembrava ormai l’unica strada rimasta. Lo scetticismo divenne stupore quando la sensitiva annunciò il suo responso tanto da far esclamare ai proprietari di Casey: ”Ha perso il lavoro!!! Lavoro? Ma quale lavoro? E’ un gatto!!”. La psicologa felina non si scompose di un millimetro e con tutta calma, scandì, come per dar maggior peso alle sue parole, nuovamente la sua diagnosi: “E’ depresso perché disoccupato” ed aggiunse, con estrema professionalità, che era stato proprio il micio a dirglielo. Tutto questo può sembrarVi una favola ma è realmente accaduto e la sig. Khury è un’apprezzata professionista e la sua biografia filmata “I talk to animals” dimostra le sue straordinarie capacità. Proprio mentre i Paul erano ancora indecisi sul da farsi in merito, se credere alla diagnosi ed agire di conseguenza oppure ignorarla, Casey, da buon gatto lavoratore, non rimase con le mani in mano, ehmm scusate con le zampe nelle zampe, e si trovo da solo un lavoro. Girando la città in cerca di un’ occupazione, si soffermò di fronte alla porta della biblioteca. Quel passaggio di persone, evidentemente, lo ispirò e comiciò ad accogliere i lettori sull’uscio e ad introdurli nella biblioteca. In breve tempo il nostro gatto lavoratore divenne la mascotte di tutti: tutti lo amavano, lo coccolavano, lo cercavano e si sentiva finalmente di nuovo utile ai suoi amici umani ed in famiglia Paul ritornò la serenità. Ora è splendido vedere Casey la mattina davanti al cancello con il suo sguardo fiero ed orgoglio vigilare il passaggio, pronto a dare, con la sua eleganza, un tocco di bellezza e di vita gattosa ai lettori di giornata.
 Gatto sul divano I GATTI E LA MIA MAMMA


 
 E' bello quando la mia fantasia vince sulla mia profonda e maledetta razionalità che mi sussurra continuamente che ormai mia madre non c'è più, non ci sono più i suoi sorrisi, i suoi sguardi. I suoi occhi, oggi, non vedono più la sua nipotina che cresce, che balla e sorride davanti a lei e che teneramente le accarezza il viso. Mia madre, adesso, è un fantasma che porta un nome difficile da scrivere e da pronunciare: Alzheimer. E' un fantasma per tante persone ed istituzioni che invece di avere un bricolo di umanità e di pietà riescono addirittura a farti sentire un peso, un fastidio sociale. Ma i bambini e gli animali non sono così!! Quando ci sono i suoi nipotini, i miei gatti ed il cane di mio fratello allora mia madre ritorna ad essere il centro dell'universo. L' indifferenza, il fastidio, l'imbarazzo scompaiono ed Ivan, il cane di casa, nonostante il nome, diventa un giocarellone e le leccate più dolci ed appassionate sono per lei, per la mia mamma. Cosi pure i mici che la riempiono di fusa e di coccole, con le loro testoline si strusciano sulle sue gambe per poi acciambellarsi su di lei. E spesso, per un attimo, rivedo il sorriso di mia madre, ed il suo dolce sguardo...forse è solo un'illusione ...ma ringrazio i miei gatti per regalarmela ogni volta."
Chiedo scusa a tutti voi per l'argomento...ma era un pensiero che in una notte qualunque avevo dedicato a mia madre ed ai miei gatti.
Massimo De Santis
Gatto Augusto UNA STORIA QUALUNQUE
Questa è una storia qualunque che si svolge in un qualunque quartiere dormitorio del nord d’Italia, in una qualunque fabbrica. E’ una storia semplice, di persone semplici con una vita difficile, di un padre ed un figlio che non hanno saputo capirsi e comprendere, perché quando la vita è difficile diventa complicato anche comunicare, trovare il tempo per fermarsi a parlare, per spiegarsi, per conoscersi. La storia di Franco ( ma potrebbe chiamarsi Gianni o Mario) è accaduta realmente e racconta di come i gatti possano, a volte anche con un pizzico di magia, favorire i rapporti umani. “ Franco era rimasto sul letto a fissare il soffitto vuoto, quel vuoto che i suoi pensieri tendevano a riempire. Pensava a trenta anni prima, quando, ancora giovane, entrò in fabbrica: allora era orgoglioso di quel posto e pieno di speranze. Finalmente avrebbe potuto sposare la sua Maria, comprarle una casa, tirare su dei figli.
Questa è una storia qualunque che si svolge in un qualunque quartiere dormitorio del nord d’Italia, in una qualunque fabbrica. E’ una storia semplice, di persone semplici con una vita difficile, di un padre ed un figlio che non hanno saputo capirsi e comprendere, perché quando la vita è difficile diventa complicato anche comunicare, trovare il tempo per fermarsi a parlare, per spiegarsi, per conoscersi. La storia di Franco ( ma potrebbe chiamarsi Gianni o Mario) è accaduta realmente e racconta di come i gatti possano, a volte anche con un pizzico di magia, favorire i rapporti umani. “ Franco era rimasto sul letto a fissare il soffitto vuoto, quel vuoto che i suoi pensieri tendevano a riempire. Pensava a trenta anni prima, quando, ancora giovane, entrò in fabbrica: allora era orgoglioso di quel posto e pieno di speranze. Finalmente avrebbe potuto sposare la sua Maria, comprarle una casa, tirare su dei figli.
Il medico aveva appena finito di medicare Franco, rimise in ordine la sua valigetta e, dopo avere detto qualcosa a Marco, se n’andò lasciando soli i due uomini. Dopo due anni, padre e figlio si trovarono di nuovo insieme, l’uno davanti all’altro. Franco, nuovamente disteso sul proprio letto, guardò il figlio. I loro sguardi comunicavano più di quello che i due riuscivano a dire. Fu Augusto, allora, a saltare sul letto ed a porsi tra loro ed a fare ad entrambi le fusa. Il figlio sorrise, guardò il padre come ormai non faceva più da anni, “Chissà, forse Augusto ci sta parlando per conto della mamma, tu che dici, papà?” Franco sorrise “Chissà, io ho sempre pensato che non ci abbia mai abbandonato”. Seguì uno sguardo intenso, poi, ancora Augusto con le sue fusa ed un miagolio d’incoraggiamento e finalmente un abbraccio atteso da troppi anni. I due tornarono a vivere insieme. Purtroppo Franco morì tre anni dopo per un cancro ai polmoni ma vide lo stesso il figlio riprendere gli studi e diventare ingegnere. Marco, oggi, è un apprezzato professionista impegnato nel controllo delle fabbriche e nello sviluppo d’imprese compatibili con l’ambiente e con l’uomo. Ed augusto? Augusto è diventato il compagno di giochi di Matteo, il figlio di Marco, e gli dona ogni giorno l’amore e l’affetto dei nonni Maria e Franco

Questa lettera è dedicata a mia madre ed a tutte le persone ammalate ed ai loro familiari, a chi rimane accanto a loro, a chi comprende quel sentimento profondo di affetto e dolore che è, forse, l’espressione più alta di amore.
“Ogni giorno incontro decine di persone indifferente, alcune anche infastidite da mia madre e dal suo male, certo non bello da vedere, lo posso comprendere, ma io, in quella donna fragile ed ammalata, vedo tanta tenerezza e dolcezza e non la brutalità della malattia che la distrugge lentamente, portandola via da me, dalle miei parole, dai miei gesti. La vedo ogni giorno più assente immersa in un mondo tutto suo, anche se, chissà, forse quella sua assenza, che a me mi struge tanto, potrebbe essere la sua felicità: in fondo lì non è sola, perché vive in un mondo fatto di personaggi, nuovi ed
antichi, con cui può parlare,  discutere,  capaci di comprenderla

giovedì 4 agosto 2011

Ma povero micione...

Kurt Engel, cacciatore di Melbourne, avrebbe abbattuto un grosso puma nero nei pressi dell' East Gippsland Shire. Una notizia eccezionale, tenendo in considerazione il fatto che un animale del genere (un grosso mammifero carnivoro) non avrebbe dovuto esistere in Australia.
La dichiarazioni dell'uomo, il quale ha mostrato anche dei frammenti di pelo e di coda dell'animale, sono state rilasciate pochi giorni fa alla ABC. Mike Williams, specialista in criptozoologia del Centre for Fortean Zoology, ha fatto analizzare i campioni in possesso di Engel. Con risultati ancora più sorprendenti.

Il DNA corrisponderebbe a quello di un colossale gatto. Leggende di enormi felini sono piuttosto diffuse nei dintorni di Melbourne. Si narra che alcuni lavoratori delle miniere d'oro nello stato del Victoria, intorno al 1850, avessero puma e pantere come animali da compagnia. Qualcuno dice che gli animali furono importati dai soldati americani durante la seconda guerra mondiale.

In questo caso, però, si parla di creature tanto misteriose quanto inafferrabili. Il dr John Henry, della Deakin University, crede fermamente nell'esistenza di questi animali, "contro ogni ragionevole dubbio".
L'Herald Sun, un paio di anni fa, scrisse di uno studio governativo segreto su una probabile colonia di gatti giganti.
Tuttavia, il Dipartimento dell'Agricoltura ha dichiarato che non c'è nulla "che provi in maniera coincisa l'esistenza di gatti insolitamente grandi".

Perplessità sono state espresse dopo le analisi effettuate sul pelo anche dal dottor Hans Brunner, uno dei maggiori esperti in materia. Dopo aver stabilito che l'animale è effettivamente un gatto e non un puma o una pantera, si è chiesto come mai il cacciatore ne abbia gettato la carcassa in un fiume anziché conservarla per farla analizzare. Engel, inoltre, avrebbe anche scattato alcune foto, ma senza inquadrare alcun punto di riferimento che aiuti a rendersi conto delle reali proporzioni della belva.

Il cacciatore, a queste obiezioni, ha risposto con una semplice alzata di spalle: "in quel caso, deve essersi trattato del gatto più grande del mondo".

Il cartone misterioso...le ultime di bart

Miao a tutti, micetti amici miei...oggi ne ho combinata una delle mie! Dopo la solita passeggiata mattutina, passata a cacciare topolini, e a giocare con la mia dolce e amata Luna, sono tornato in casa perchè cosa c'è di meglio di un piatto di pappe già pronte ed un riposino sulla mia sedia preferita? niente! Non senza prima essermi fatto spazzolare per bene perchè mi danno proprio noia quei filetti di erba che rimangono nel pelo e perchè durare fatica quando con una spazzola la mia mamma umana in poco tempo li toglie?
Una volta mangiato mi sono messo a rincorrere una pallina, dentro al tubo, fuori dal tubo sono anche salito sul tavolo buttando a terra tutto ciò che era a portata delle mie zampette, e ad un certo punto mi sono messo a giocare con un cartone colorato...la mia mamma umana aveva appena fatto la spesa...aveva tolto quasi tutto ma quel cartone aveva un buon odore familiare...non riuscivo a capire perchè così ho tirato fuori le unghiette e a forza di mordere e graffiare per gioco, mi sono ritrovato a fare un bagno di latte...non sapevo più come fare perchè ero tra il bagnato e il dolce, così mi sono messo a correre facendo tutte le impronte delle mie zampette ovunque e poi mi sono fermato per leccarmi un pò...ma vi sembrano scherzi da fare?
MUP è un cairormone rilasciato dai gatti, avvertito dai topi genera in loro stress e paura
Al solo odore di gatto, i topi prendono subito la fuga. Ma, paradossalmente, devono la salvezza al gatto stesso, che si fa sentire rilasciando la "molecola della paura". Questa molecola, identificata da Lisa Stowers e Fabio Papes dello Scripps Research Institute diretti, è un ormone presente nelle urine del gatto (chiamato MUP) e fa trasalire i topolini appena l'avvertono nell'aria. La scoperta, resa nota sulla rivista Cell, suggerisce che il cervello dei topolini è settato per rispondere a quell'odore con la paura e quindi con la fuga.
Disattivando il loro "sensore nasale per MUP, i roditori, invece, se ne rimangono tranquillamente fermi al loro posto anche quando si trovano di fronte un gattone per nulla rassicurante. Finora si conoscevano bene i ferormoni, ormoni liberati nell'aria che servono a individui di una stessa specie per comunicare (per esempio durante il corteggiamento). La sostanza scoperta da Papes, invece, fa parte dei meno noti "cairormoni", simili ai ferormoni ma mediatori di messaggi tra animali di specie diverse. Il cairormone rilasciato dai gatti avverte i topi e li induce a scappare incutendo in loro stress e paura. I gatti lo liberano con le urine e così "maldestrament" lanciano tracce della propria presenza ai topolini che hanno imparato a captare il segnale e restano in grado di farlo anche dopo moltissime generazioni trascorse in laboratori di ricerca, dove non vi è odore di gatto lontano un miglio.

mercoledì 3 agosto 2011

Dove vanno i gatti di casa quando escono?”
Uno studio ha seguito per due anni le abitudini dei felini randagi e di proprietà liberi di muoversi
nell'ambiente

Cosa fanno i gatti randagi e i gatti di proprietà liberi di vagabondare quando sono fuori dalla nostra vista? Uno studio della durata di due anni ha seguito le abitudini quotidiane di questi soggetti utilizzando la radio-telemetria e un sofisticato dispositivo di localizzazione per catturare le abitudini di 42 gatti di proprietà e randagi (nell’Illinois, USA).
Nel complesso, i 42 gatti adulti si spostavano su un territorio di 25 km
Il raggio medio di spostamento rispetto a casa per questi soggetti era di circa 0,02 km
hanno un certo livello di dipendenza dall'uomo. La sovrapposizione dei territori occupati
dai gatti randagi e di casa può destare problemi ambientali e di salute degli animali e potenzialmente anche dei loro proprietari, osservano gli autori. In un precedente studio sui gatti randagi, due delle principali cause di morte erano gli altri gatti e le malattie. Questi stessi problemi possono interessare i gatti di casa vaganti. Inoltre i gatti possono ammalarsi anche attraverso il contatto con le specie selvatiche.
². Come atteso, nella maggior parte dei casi i gatti randagi si spostavano su un territorio più ampio rispetto ai gatti di casa ed erano più attivi nel corso dell'anno. Tuttavia, l'estensione del raggio di spostamento di alcuni dei gatti randagi ha sorpreso anche i ricercatori. Un soggetto maschio aveva un raggio di spostamento di circa 5 km². La maggior parte dei gatti randagi veniva avvistata in ambienti sia urbani sia rurali molto vari. I gatti di casa avevano territori di spostamento significativamente più limitati e tendevano a restare più vicini a casa.². Tuttavia, alcuni dei proprietari erano sorpresi di apprendere quanto si spostassero i loro animali da casa. Questi soggetti si spostavano nonostante dormissero o fossero in bassa attività per il 97% del tempo. In media, occupavano solo il 3% del loro tempo in occupazioni altamente attive, come correre o scovare una preda. I gatti randagi erano invece molto attivi per il 14% del loro tempo. I gatti randagi devono procacciarsi il cibo e la loro attività è significativamente maggiore durante tutto l'anno, soprattutto in inverno. Anche il tipo di territori utilizzati durante l'anno differiva tra i gatti. I gatti di casa vagavano in maniera casuale in habitat diversi, mentre i gatti randagi avevano abitudini stagionali. In inverno, questi ultimi stavano più vicini alle aree urbane rispetto a quantoatteso. Durante l'anno passavano molto tempo nei campi. La maggior parte dei gatti di questo studio rimaneva all'interno di un'area di circa 300 metri di distanza dalle strutture umane. Anche i gatti randagi stavano sempre nelle vicinanze di un edificio.Ciò dimostra che anche i gatti randagi

Cordini che passione

Come tutti i gattini vivaci adoro i cordini sono la mia passione...la mia mamma ne ha uno rosa con dei gattini disegnati sopra, e mi piace incredibilmente solo che lo tiene appeso alle chiavi di casa e non sempre mi capita di poterci giocare liberamente!
Per me dentro casa tutto quello che è a portata di zampa è un divertente gioco anche se poi non appena mi accorgo di essere al centro dell'attenzione generale divento timido e faccio l'indifferente magari mi do una lavata alla coda chissà se così sarò notato anche da quella micetta carina che vive qui accanto, è una gattona grigia con tanto di collarino chic... ehi mi raccomando non ditelo a luna si potrebbe ingelosire...non capirebbe! miaoooooo

martedì 2 agosto 2011

Ancora un pò di letture


Casper il gatto pendolare - Susan Finden230 pag., 10 euro - TEA libri - Collana Narrativa

Avviso a tutti i conducenti della linea 3 dei trasporti urbani di Plymouth:

un passeggero di razza felina potrebbe essere salito a bordo a una delle fermate della zona di Poole Park Road, andando in direzione del centro città.
Se viene individuato, siete pregati di contattare il servizio clienti che a sua volta contatterà la proprietaria informandola che l'animale sta bene:

Grazie, Rob.


Chi ha detto che il gatto è un animale sedentario? Ci sono numerosissime biografie gattesche pronte a contraddire questo luogo comune.
I gatti – è vero – gradiscono starsene spaparanzati comodamente in poltrona, ma questo non significa che non amino esplorare il proprio territorio, controllarne i limiti e magari addirittura sconfinare. Anche di molto.
La storia di Casper, siberiano adottato da una famiglia quando aveva dodici anni, è esemplare, al riguardo.
Casper – chiamato come il celebre fantasma a causa della sua inopinata abilità di scomparire – per anni, ogni mattina ha aspettato l’autobus per salire a bordo, prendere posto sulla poltrona centrale (quando questa non fosse già occupata), e… godersi il viaggio - andata e ritorno - guardando fuori dal finestrino per il puro gusto di osservare il paesaggio in movimento, la città e gli uomini affaccendati nel loro quotidiano tran tran.
Nel corso della sua vita da pendolare, Casper ha trovato il modo di farsi tantissime amicizie e diventare il beniamino di Rob, l’autista, e di un gran numero di passeggeri.
Improvvisamente Susan, la sua padrona, si è ritrovata al centro di una piccola ma solida aura di notorietà, alimentata anche dai filmati (poi pubblicati su YouTube) che mostravano Casper nell’esercizio delle sue quotidiane mansioni: l’attesa, nel giardino di casa. La salita a bordo, all’arrivo del bus. I saluti e il riconoscimento dell’autista e dei passeggeri. La scelta e l’occupazione della poltrona, e finalmente il viaggio.
Nella maggior parte dei casi, solo che gliene venga offerta la possibilità, il gatto è un animale indipendente, che ama farsi gli affari propri, senza rendere troppo conto della propria indole. D’altra parte, è socievole, sa stare in compagnia ed è un animale estremamente rituale. Si sente rassicurato dal fatto che certi gesti comportino certe reazioni, che tutte le mattine i padroni di casa indossino il cappello prima di uscire di casa… o che la corriera delle otto e un quarto si presenti puntuale alla fermata davanti casa!
Ecco perché Casper, che ha condotto questa vita da travet felino, coccolato e vezzeggiato, per molto tempo prima che Susan (la sua padrona) lo scoprisse, è stato soprannominato “the commuter cat”, il gatto pendolare. A differenza di noialtri, però, che facciamo lo stesso itinerario mattina dopo mattina perché vi siamo costretti, lui ha scelto di continuare a viaggiare perché ama stare in mezzo agli altri, sentirsi in movimento e poi tornare a casa.

Gli Ingrattabili di Kane Cornelius editore TEA

D'accordo, diciamolo subito: in questo libro ci sono cani e gatti che si comportano e parlano come gli esseri umani o quasi. Amate i cani? Avrete il vostro eroe. Amate i gatti? Idem. In ogni caso, provate a leggere qualche pagina e vi troverete proiettati in un romanzo divertente, intelligente, pieno di sorprese, raffinato: un piccolo capolavoro di fantasia e arte narrativa. E quando avrete fatto la conoscenza di Crusher MacNash, il detective più impavido e scomodo della Squadra Scannamene, e di Cassius Lap, il miglior agente dell'FBI, Feline Bureau of Investigation, non potrete fare altro che seguirli fino alla fine della loro indagine. Perché nel mondo degli "Ingrattabili" si parla, si ama, si insegue, si sogna, si trama, si uccide... proprio come nel nostro“Felis, Felis: storia di un gatto”
autrice: Hanna Johansen

A molti come me piace stare per passare un pò di tempo su un bel giallo...va beh forse ho esagerato, ci sto letteralmente sopra, ma è colpa mia...se non so leggere? Mi prudono le vibrisse dal nervoso giuro!  voglio consigliarvi dato che ci sono alcuni libri miciosi da leggere sperando vi piacciano ...vostro bart
E’ un libro per bambini, ma può essere benissimo letto dagli adulti.
Vi scrivo un passo del libro per darvi un assaggio:
“… Il senso di quel lungo discorso era: bisogna purtroppo andare dal veterinario per far vaccinare Felis. Vaccinare!
< deve essere fatto perchè non ti ammali.>
<Io non mi ammalo. Mai. Lo si vede.>
….
Tu grasso veterinario, pensò Felis, devi imparare a conoscermi.
Doveva cogliere l’uomo alla sprovvista, e doveva essere molto svelto. Senza metterlo in guardia, Felis gli colpì la mano con gli artigli allargati, pronto a saltare giù dal tavolino nello stesso istante. La mano fu più veloce.  La sua presa si fece più salda. Allora Felis si liberò.

Quando furono di nuovo a  casa, Felis si stese esausto sul suo cuscino verde. L’uomo scosse la testa.
<Felis, Felis. non sei stato gentile. E lo sai.>
<E anche se fosse?> disse Felis. Gliel’ho fatta vedere. Quello non mi toccherà più un’altra volta.>
CAT DETECTIVE di Halls Vicky
"Non pretendo di aver capito tutto dei gatti, anzi, la mia conoscenza rende evidente quanto poco in realtà noi tutti sappiamo. Il mio lavoro potrebbe essere descritto come l'interpretazione artistica della terapia comportamentale applicata ai gatti". Le famiglie italiane hanno 5,7 milioni di gatti. I problemi comportamentali dei gatti possono rendere la vita veramente difficile. Bombardati da mille consigli, che spesso non sanno interpretare, i padroni finiscono per prolungare ulteriormente l'agonia. Ecco un manuale a cui attingere informazioni pratiche e di buon senso, in grado di portare a soluzioni rapide. Insegnandoci a guardare il mondo in un'ottica felina, l'autrice racconta casi e soluzioni, indica i principi generali e altre strategie da mettere in atto per risolvere i problemi più comuni.
Il gatto del rettore. Delitto all’università, di Giorgio Celli, Morganti, 224



Giorgio Celli, etologo italiano recentemente scomparso, amava definire i gatti “maestri di etologia”: «Maestri senza parole ma con gesti trasparenti; ed io, a poco a poco, sono diventato un loro ammiratore e loro complice». Ed è proprio un gatto il protagonista del suo ultimo libro pubblicato postumo da Morganti: si tratta di un giallo in cui ad aiutare l’investigatore Angelo Michelucci a risolvere il caso dell’omicidio del rettore dell’università di Bologna, c’è Bianco il perspicace gatto della vittima.

7 gatti, di Daniil Charms, Zampanera Editore, 24 pp.,

Poldo, Pongo, Birba, Beniamino Bianchino, Pallino e Comodino sono i 7 gatti della fiaba per bambini scritta da un grande della letteratura russa, che purtroppo non piaceva a Stalin. Daniil Charms, infatti, venne internato in un ospedale psichiatrico perché i suoi testi vennero considerati “sovversivi” e contro l’ordine costituito.

 
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